L’educazione non formale come laboratorio emotivo
Vivo l’esperienza nel qui e ora: faccio laboratorio delle mie emozioni.
Attività accuratamente progettate per favorire la conoscenza personale, in termini di consapevolezza della propria emotività, e di conseguenza, volte a migliorare lo sviluppo sociale e professionale raggiungendo la competenza emotiva presupposto dell’empatia, soft skill determinante in ogni tipo di relazione: personale, sociale e professionale.
Prima del laboratorio
Perché lo stiamo facendo?
Per chi lo stiamo facendo?
Come lo faremo?
Scelta dei temi da trattare
Scelta delle attività per far emergere le riflessioni su i temi selezionati o richiesti
Stesura della scaletta con inizio, tempi previsti per ogni singola attività e pause.
Il tempo e lo spazio.
Costruirsi una scaletta
ll tempo è una risorsa. Lo spazio pure.
È necessario che lo spazio a disposizione sia comodo, illuminato bene, accogliente, non affollato di oggetti, con una buona temperatura, senza colonne al centro, con sedie mobili.
Durante il laboratorio
Attenersi alla scaletta in modo tale da proporre tutte le attività previste affinché il laboratorio giunga alla fine e restituisca così il senso costruito durante la fase di scrittura.
Dopo il laboratorio
Confronto su tempi, modalità di conduzione, temi emersi, feedback emotivi e cognitivi dei partecipanti.
L’approccio del facilitatore deve essere positivo, interessato alle esigenze del gruppo, non giudicante e accogliente.
